Shanghai: giovani devoti a un Dio di città/Young people worshipping the God of the City.

Shanghai non è una città spirituale: è moderna, pratica, spietata nei ritmi di vita e di lavoro. Una città di luci, di spettacolari architetture contemporanee, di edifici coloniali perfettamente restaurati e di centri commerciali. Eppure, proprio nel centro di uno dei suoi quartieri più turistici, il bazar dalle architetture tradizionali che circonda il bellissimo giardino Yuen, mi è capitato in un antico tempio riportato da poco agli antichi splendori, di assistere a scene di sincera devozione da parte di molti giovani cinesi.

Shanghai is not a spiritual city! Busy, noisy, bustling, full of lights, huge buildings, colonial roads, malls and traffic. Anyway, in the heart of the Old Chinese Style Yue Garden Bazar, I see many young Chinese girls praying and offering gift to the ancestral divinities of the Temple of the God of the City.

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Il tempio è dedicato al Dio della Città, divinità ancestrale, comune a tutte le civiltà antiche ma sopravvissuta in Cina fino ai nostri giorni grazie al suo passaggio attraverso quel grande calderone di culti popolari, cosmologie complesse, alchimie spirituali e arti interiori che viene definito come Taoismo. Combattuto fortemente dal regime comunista come fonte di superstizione e di attaccamento a valori controrivoluzionari, il “taoismo popolare” è tuttavia sopravvissuto e appare persino rafforzato, a giudicare dalla grande presenza di devoti “attivi” che si riscontra nei suoi templi sparsi ovunque nella città della Cina.

The ancestral God of the City’s cult was common to old ancient civilizations and survives in China even if it was in the past strongly adversed buy communist authorities as source of superstitions. Temple were destroyed but the devotions stand alive, mixed with Taoist beliefs, stronger than ever, in its great temples spread all over Chinese cities.

Visitare un tempio taoista è come passare in rassegna tutte le necessità dell’uomo, espresse in forma di divinità particolari dedicate a risolvere specifici problemi. Perché il taoismo, come ogni espressione della civiltà cinese, ha un carattere fortemente pratico e rogatorio e tutti i fedeli vengono qui non a meditare o adorare ma a chiedere qualcosa. E per ogni richiesta c’è un interlocutore dedicato!

Visiting a taoist temple is like to visit a spiritual supermarket where you can find anything can help you passing over your daily pains and problems. For each problem there’s a special god to talk with according with the typical pragmatic Chinese attitude.

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Ho sempre trovato affascinate per esempio la galleria dove vengono presentati dei “santi” collegati a un particolare anno di nascita. Se, per esempio, sei nato nel 1957 devi cercare il cartello che indica il tuo anno, prostrati davanti alla figura che lo rappresenta, che ha un nome, un volto e una storia, deporre offerte o accendere incensi.

I always found enchanting the gallery where saint connected with you birth’s year stand in rows. Find your year, bow, and let some offer or incense…

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Lo stesso avviene per richieste di salute, fertilità, esami scolastici, problemi affettivi, problemi economici. Provate a pensare a un grande santuario cristiano dove siano raccolti in specifici altari tutti i santi patroni dotati di particolari poteri.

The same happens for health, fertility, school’s exams, love’s pains, money… Imagine something like a very big Christian shrine where all the saints with special powers are worshipped together.

Quello che però mi stupisce sempre nei santuari cinesi, taoisti o buddisti che siano (per i cinesi l’appartenenza a una o all’altra religione non è in genere esclusiva), è il gran numero di giovani che compie con devozione e attenzione il giro degli altari chinandosi, accendendo incensi, deponendo offerte…

I’am totally surprised watching how many young girls and guys are daily attending to these devotional acts in a very spontaneous and simple mode, offering food, burning incense stick and so on…

Quando ho scattato queste foto era un giovedì pomeriggio di gennaio, un momento qualsiasi di un giorno qualsiasi, e non vi era naturalmente un grande affollamento. Eppure, almeno il 60 per cento delle persone che si trovavano nel santuario erano sotto i trent’anni. Molte ragazze, vestite alla moda, vi entravano dopo aver fatto un dovuto giro nel pittoresco bazar in stile cinese che circonda il tempio.

I was there in a  common  winter Thursday’s middle afternoon, the temple was not so busy but more than 60% of the worshippers were under 30, mostly girls, fashion dressed, coming from the outside glamorous bazar!

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Proviamo a trasportare la scena in un nostro santuario cristiano: quanti giovani vedremmo intenti a pregare e ad accendere candele davanti a un altare dopo essere magari passati da un centro commerciale o aver passeggiato per un’isola pedonale del centro della città?

But… what’s happen if we visit in a winter afternoon a christian shrine? How many young girls&boys should we expect to meet lighting up candles or giving money as an offer to some saint after a walk in the city’s shopping area?

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Il discorso è certamente complesso e parte proprio dai diversi codici di partecipazione e di adesione al culto che sono propri del cattolicesimo, dove tutto è formalmente meno superficiale. Ma non posso non domandarmi come mai, in Cina, in India, in Giappone, ci siano sempre tanti giovani in preghiera mentre nei nostri santuari vedo sempre in gran parte anziani.

Not so easy to give an answer, different culture, different traditions, different attitudes, surely a deeper consciousness of what praying and offering means in Catholic tradition, but I always guess why in Eastern Countries I always see young people praying while in Europe I see elder.

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Stiamo parlando di devozioni diverse: una molto arcaica e per certi versi fuori dal tempo come quella dedicata al dio protettore di una città, cosa che in Occidente rientrava nella sfera del paganesimo, e una molto evoluta e spirituale, dove la santità e la capacità di concedere grazie sono da riferire a un progetto  più grande di salvezza.

We’re surely speaking about different devotions: the first is an archaic and pagan one as The God of the City, the other being part of a more evolved and complicated system of salvation.

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Seduto su un gradino, osservo, mentre la sera scende e i guardiani invitano i fedeli a uscire anche se sono solo le 17. Poco oltre queste mura che quando visitai per la prima volta questo tempio vent’anni fa non erano così belle e curate, iniziano ad accendersi le luci a effetto. Tra poco ci sarà il Capodanno Cinese e lanterne multicolori si accendono ovunque. Mi avvio all’uscita e mi rendo conto di come, ancora una volta, la visita a un tempio orientale abbia acceso in me questa domanda. Non ho risposte… e le chiedo umilmente a chi magari le ha già trovate ed è lito di condividerle!

Sitting on a step I watch the devotions at sunset, guards inviting the people to get out for closing the gates at 5 p.m. On the other side of the walls, that when I visited for the first time this temple were not so clean, bazar’s lights are now shining. One more time visiting a temple I feel tis question arise in me: why so many young believers here? I’ve not the answer.. and I ask you an help me if to find a good one.

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